Ipertensione arteriosa
L’ipertensione arteriosa è una patologia del sistema cardiovascolare caratterizzata da elevata pressione del sangue nelle arterie e nelle vene. Si tratta di un importante fattore di rischio per l’insorgenza di eventi gravi come l’Ictus e l’Infarto del miocardio. I valori sono espressi in millimetri di mercurio (mmHg) e consistono in una “massima” che corrisponde alla pressione impressa al sangue dalla contrazione del cuore, ed una minima che corrisponde alla pressione del sangue registrata nell’intervallo tra due contrazioni.
Qual è la causa dell’ipertensione arteriosa?
Nella maggior parte dei casi l’ipertensione arteriosa è primaria (o essenziale), cioè non è la conseguenza di una patologia ma il frutto di uno squilibrio dei meccanismi che regolano la pressione.
L’ipertensione è definita secondaria quando è causata da altre patologie che in genere colpiscono i reni, i surreni, i vasi o il cuore. Possono essere condizioni congenite o acquisite che generalmente causano una ipertensione in soggetti più giovani ed è più difficile da trattare.
L’ipertensione può essere causata anche da farmaci come anticoncezionali, cortisone, antiinfiammatori, spray nasali oppure dall’uso di cocaina, amfetamine o abuso di caffè o liquirizia.
Quali sono i valori pressori normali?
I valori normali di pressori arteriosa sono inferiori ai 140/90 mmHg, in alcuni casi quando una persona soffre di altre malattie croniche come il diabete mellito o l’insufficienza renale la pressione arteriosa deve essere mantenuta al di sotto dei 135/80mmHg.
Come si diagnostica l’ipertensione arteriosa?
La diagnosi si esegue con la misurazione della pressione arteriosa. Questa deve essere misurata nelle persone sane almeno una volta l’anno. Si possono eseguire automisurazioni con apparecchi elettronici, al braccio o al polso, presso le farmacie o presso l’ambulatorio del medico.
Cosa si rischia con l’ipertensione arteriosa?
L’ipertensione è un importante fattore di rischio per patologie cardiovascolari in quanto accelera il processo di arteriosclerosi. Le conseguenze più gravi sono l’infarto del miocardio e l’ictus, ischemico o emorragico. Inoltre una ipertensione non controllata causa danni